PROGETTO NAZIONALE DI CONFRONTO VARIETALE PER IL POMODORO DA INDUSTRIA E DI INCREMENTO DELLA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE DELLA COLTIVAZIONE ATTRAVERSO LA RIDUZIONE DEL CONSUMO IDRICO E L’INTRODUZIONE DI PACCIAMATURA BIODEGRADABILE



Testare le varietà più recenti e pre-commerciali direttamente nei campi delle OP rappresenterà uno strumento di supporto decisionale e di orientamento per le OP verso i migliori ibridi tra quelli più recenti e innovativi nei differenti areali di produzione nazionale. Un supporto decisionale per anticipare le innovazioni e conoscere prima ciò che è più performante nel proprio areale di produzione.


Il progetto:

Il progetto di ricerca a valere sulla Misura 4 – Ricerca e Sperimentazione – della Strategia Nazionale ortofrutta 2018/2022 nasce dal fabbisogno comune di 13 Organizzazioni di Produttori ortofrutticoli (OP) operanti nel comparto del pomodoro da industria di testare annualmente le varietà più innovative direttamente nei propri campi e di aumentare la sostenibilità ambientale della coltivazione. 
Nel nuovo progetto si è definito di concentrare le risorse per implementare le prove che hanno fornito i risultati più promettenti quali confronto varietale ed irrigazione controllata e di introdurre la pacciamatura biodegradabile.
Le finalità del progetto sono le seguenti:
  • Creare sinergie virtuose tra il mondo della produzione, quello della ricerca e quello delle ditte produttrici di mezzi tecnici, quali ditte sementiere e ditte produttrici di teli biodegradabili;
  • Creare uno strumento di conoscenza circa il comportamento delle varietà per-commerciali e di recente introduzione in relazione ai diversi territori di produzione
  • Migliorare la sostenibilità economica e ambientale della coltivazione.


I punti di forza del progetto

  • Nasce da un fabbisogno concreto del settore produttivo e comune a 13 Organizzazioni dei produttori ortofrutticoli (OP) operanti nel comparto del pomodoro da industria;
  • Prevede il coinvolgimento di più OP (13) superando il vincolo legato alle ridotte dimensioni delle imprese e canalizzando tutte le risorse finanziarie su un fabbisogno comune. Ciò mitiga il rischio di un dispendio delle stesse risorse su progetti di ridotte dimensioni;
  • Le sperimentazioni avvengono nei campi delle OP coinvolte ovvero nelle reali condizioni operative; 
  • Prevede il coinvolgimento di un Istituto di Ricerca Pubblico che garantisce il rigore scientifico e la veridicità dei risultati;
  • Favorisce l’interazione tra il mondo produttivo e quello della Ricerca, binomio essenziale per il progresso del settore;
  • E’ finalizzato al “trasferimento delle conoscenze” alle imprese ortofrutticole perseguendo le finalità che la normativa Comunitaria e Nazionale attribuisce alle Organizzazioni dei produttori.