Le attività di ricerca verranno realizzate direttamente nei campi delle OP sotto il coordinamento scientifico del CREA e prevedranno:
Oltre 10 campi in cui verranno testate le migliori e più innovative varietà di pomodoro da industria disponibili sul mercato.
In ogni campo verranno testati 9-10 ibridi a ciclo medio di nuova e di prossima iscrizione a catalogo di commercializzazione impiantando circa 3.000 piante per ogni campo per ciascuno dei 9-10 ibridi.
Saranno effettuati rilievi bio-agronomici di tipo sia quantitativo che qualitativo (valutazioni soggettive su scale discrete).
Saranno determinate le tre principali frazioni commerciali:
ed effettuati rilievi merceologici - principali difetti delle bacche – e tecnologici – residuo secco e ottico, pH e acidità.
La possibilità di avere risultati recenti e “alla mano” di nuovi ibridi consente alle OP di orientare la propria scelta verso genotipi che massimizzano la produzione in termini di qualità e quantità.
In quattro ambiti rappresentativi della coltivazione del pomodoro da industria quali Emilia Romagna, Toscana, Campania e Puglia sarà testato l’effetto della riduzione del 50% dell’acqua di irrigazione dalla fioritura in poi con il contemporaneo utilizzo di teli pacciamanti biodegradabili per valutare la possibilità di migliorare altri aspetti qualitativi delle bacche e di ridurre l’apporto di acqua irrigua, tematica quanto mai sentita nell’attuale contesto di mutamenti climatici e di riduzione delle risorse idriche.